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Guide Sagep: “Elevatio animae. Franco Albini”

Ottobre 15 @ 6:15 pm 6:45 pm

con Valter Scelsi

per il ciclo Architetture moderne a Genova, a cura di Antonio Lavarello

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ID riunione: 420 602 1729

Passcode: Letture

La nona guida di architettura contemporanea genovese edita da Sagep racconta l’installazione del meccanismo di acciaio, telescopico e girevole, progettato da Franco Albini come sostegno del gruppo scultoreo “Elevatio Animae”, parte del monumento funebre di Margherita di Brabante scolpito da Giovanni Pisano nel 1313. Progettato nel 1950 per l’allestimento del museo di Palazzo Bianco nell’ordinamento di Caterina Marcenaro, il basamento ne ha fatto parte sino al 1968. Le vicende della collezione delle Gallerie Comunali nell’ordinamento voluto da Caterina Marcenaro e dell’allestimento che, a partire dall’esatta metà del Novecento, la ospita a Palazzo Bianco sono collocate al centro della moderna museografia. A partire dal 1949, il riordinamento del museo – nel palazzo ripristinato dai danni di guerra da un restauro a opera del Genio Civile svolto sotto la supervisione di Carlo Ceschi – vede la celebrata collaborazione tra la curatrice Caterina Marcenaro e l’architetto Franco Albini, lei nata a Genova nel 1906, lui a Robbiate nel 1905. Punto cardine del nuovo ordinamento museale è la collocazione del gruppo scultoreo noto come Elevatio Animae, che Albini così descrive nella relazione di progetto: «La sala seconda, la più importante della Galleria, accoglie il gruppo marmoreo di Giovanni Pisano e il Palio Bizantino. Le tre figure del gruppo di G. Pisano facevano parte del Monumento funebre della moglie di Arrigo VII, innalzate a Genova nella chiesa distrutta di S. Francesco di Castelletto. Esse dovevano essere poste in origine al disopra del sarcofago abbastanza sollevato da terra. Il problema, perciò, era di poter mostrare le tre sculture sia all’altezza che esse dovevano avere nel Monumento, sia da vicino, perché ne fosse meglio possibile l’esame. Il gruppo è stato perciò applicato ad un sostegno metallico che può essere innalzato o abbassato mediante una pompa idraulica. La scultura può anche ruotare su sé stessa. L’illuminazione artificiale della scultura è ottenuta con proiettori collocati sulle pareti opposte»

Valter Scelsi (Genova, 1964) è Professore Ordinario in Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova. Dal 2020 è Principal Supervisor di Global fellowship del programma Marie Skłodowska-Curie. Dal 2002 al 2011 la sua attività è legata a Sp10, studio di progettazione che co-fonda. Dal 2003 al 2007 lavora a Magazzino Sanguineti, programma di ricerca sul tema della contemporaneità condotto da Edoardo Sanguineti. Nel 2012 e nel 2014 è invitato a partecipare alla Biennale di Architettura di Venezia. Dal 2013 al 2015 è membro della commissione Ricerca ed Editoria per il premio ADI/Compasso d’Oro. Nel 2015 è curatore della mostra Super Superstudio, arte e architettura radicale, presso il PAC di Milano. Autore di saggi e testi critici sull’architettura, è ideatore e curatore della collana Testi di Architettura, per Sagep Editori. È vicedirettore della rivista scientifica GUD e membro del comitato scientifico/editoriale di Genova University Press. Tra le sue pubblicazioni, Super Superstudio (Silvana Editoriale, 2015), Osservazioni su architettura e analogia (Quodlibet, 2023). Dal 2019 cura la pagina Instagram Opusmetrico.