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Brutto per chi? Il Grattacielo di Caricamento
Aprile 9 @ 6:15 pm – 7:30 pm
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ID RIUNIONE: 420 602 1729
Passcode: Letture
Per il ciclo di incontri Architettura da riconsiderare a cura di Antonio Lavarello
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere e non avete mai osato chiedere sulla Società Edilizia Piazza Caricamento, ma soprattutto sul suo grattacielo. A partire dalla domanda se sia davvero un grattacielo. “Brutto per chi?” è una serie di conferenze dedicata all’esplorazione delle architetture moderne spesso fraintese e non amate. La storia del grattacielo di Piazza Caricamento a Genova è la storia controversa di un’architettura costruita negli anni ’50 tra le rovine della guerra in una cornice di case storiche. La presenza imponente della struttura moderna, le proporzioni e i materiali hanno suscitato critiche per la sua presunta ‘bruttezza’. Tuttavia, sotto la sua facciata si celano virtù nascoste, che raccontano della ricostruzione postbellica in Italia e del dibattito persistente sulla integrazione dei nuovi edifici nei contesti storici, ci portano nel cuore delle discussioni sull’urbanistica genovese e svelano protagonisti e importanti architetti. Tra cui l’autore del ‘grattacielo’, che forse, non è intrinsecamente ‘brutto’ ma piuttosto trascurato, frainteso o genuinamente inquietante a causa di proporzioni che si discostano dalla scala umana. Cercheremo di rivalutare i giudizi architettonici, sfidando le percezioni di bellezza e bruttezza.
Andrea Canziani, architetto, specializzato in Restauro dei Monumenti e Dottore di Ricerca in conservazione dei beni culturali e economia della cultura, lavora per il Ministero della Cultura nella Soprintendenza ABAP Imperia e Savona, inoltre collabora con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. È stato Segretario generale di DOCOMOMO Italia. È attualmente presidente del International Specialist Committee on Education+Theory (ISC/E+T) di DOCOMOMO International. Insegna Restauro architettonico al Politecnico di Milano. È co-fondatore del think tank Dialoghi d’Arte che studia i nuovi pubblici per identificarne meccanismi di fruizione e consumi culturali.